Sono passati 20 anni da quando Danny Boyle ha introdotto il pubblico cinematografico di personaggi come Mark Renton, Sick Boy, Spud e Begbie.
E’ da quel momento che si parla del sequel di Trainspotting. Precisamente da quando per la prima volta è uscito sullo schermo la scena di Ewan McGregor che trova “l’uscita dal peggiore bagno di tutta la Scozia“.
Trainspotting descriveva la storia del tossicodipendente Mark e dei suoi amici con lo stesso squallore della vita di chi appartiene alla classe medio borghese e ha scelto: “un lavoro, una carriera, una famiglia” e vive in case deprimenti, guarda show televisivi deprimenti e ha dialoghi deprimenti.
Cosa succederà venti anni dopo in Trainspotting?
Di sicuro non manca il monologo di Mark Renton su “Scegliere la vita” adattata alla versione web 2.0: «Scegli la vita. Scegli Facebook, Twitter, Instagram e spera che, da qualche parte, esista qualcuno cui tutto questo interessi. Scegli di contattare una vecchia fiamma e di trovarti a pensare che avresti dovuto comportarti diversamente. Scegli di guardare la storia ripetersi».
Nella prima scena del trailer si vede Mark Renton che entra in un bar dove si trova il suo amico di vecchia data Sick Boy. Quest’ultimo appare ancora arrabbiato con Mark per essere scappato con i soldi della banda.
Spud, Sick Boy e Begbie: i disadattati del 1996 non sono cambiati, sono solo cresciuti anagraficamente di 20 anni e portano sul volto i segni del tempo. I quattro amici si ritrovano ad adattarsi ai cambiamenti del mondo contemporaneo e pianificare l’affare della vita: sfondare nell’industria del porno.
Anche se questa volta i protagonisti hanno accantonato (almeno in parte) la droga, il disagio esistenziale dell’uomo, simbolo di un’intera generazione, è rimasto invariato.
L’uscita del sequel di Trainspotting è prevista in Gran Bretagna il 27 gennaio, in America il 3 febbraio. In Italia. purtroppo, c’è da attendere fino al 2 marzo 2017.